Il destino beffardo di una città calcistica: tra sogni infranti e speranze rinate #JuveStabia #Calcio #VirtusEntella
In una giornata che poteva essere di festa e grande sport per i sostenitori gialloblù, il destino ha voluto che il pronostico si avverasse, ma non come sperato: se da un lato il Milan ha superato il Bari, dall’altro la Juve Stabia è stata sconfitta dal Lecce, che ora andrà a San Siro a sfidare i rossoneri.
La possibilità di vedere le Vespe misurarsi con il blasonato Diavolo aveva acceso l’entusiasmo di una città intera, ma la sconfitta ha spento i sogni di gloria, lasciando un sapore agrodolce in bocca a chi ha creduto fino all’ultimo in questa impresa. “Sapore agrodolce perchè la Juve Stabia ha mostrato gioco e qualità contro una squadra di categoria superiore” e, come se non bastasse, è stata punita ancora una volta da una decisione al VAR alquanto dubbia: “tocco in area piede e poi braccio non ‘dovrebbe’ mai essere rigore”.
Ora però per la Juve Stabia è tempo di rituffarsi a capofitto nel campionato. Adesso, però, non c’è tempo per i rimpianti: sabato si fa sul serio e le Vespe di Ignazio Abate sono chiamate a trasformare la delusione in energia positiva. Il primo ostacolo sulla strada dei gialloblù si chiama Virtus Entella. I liguri, neopromossi, attendono la Juve Stabia a Chiavari con l’entusiasmo della prima giornata e la voglia di fare bella figura davanti al proprio pubblico. Sarà un banco di prova immediato e significativo per testare la tenuta mentale e fisica della squadra dopo le fatiche di coppa.
Ferragosto è alle spalle, ma l’estate calcistica è ancora nel suo momento più caldo. Il calendario di fine mese offre subito un altro appuntamento da cerchiare in rosso: dopo la sfida di Chiavari, sarà il turno del Venezia, che arriverà al “Menti” per la prima casalinga. Un’occasione speciale per i tifosi di riabbracciare la squadra e per tracciare un primo, piccolo bilancio di questo avvio di stagione.
Ma agosto non è solo calcio giocato. A tenere banco è, inevitabilmente, il calciomercato. Con la chiusura delle trattative che si avvicina, questi sono giorni cruciali per il Direttore Sportivo Matteo Lovisa, chiamato a completare l’organico con gli ultimi innesti e a definire le operazioni in uscita. Le scelte fatte ora saranno decisive per il prosieguo della stagione, perché, come noto, rimediare a gennaio è sempre più complicato. Tra il campo e la scrivania, si decidono le sorti di un’intera annata, alimentando le discussioni e le speranze dei tifosi.
Tornando al campo, la partita di Lecce ha offerto indicazioni importanti. La squadra ha dimostrato buone trame di gioco, ma ha anche palesato una certa mancanza di “cattiveria” sotto porta. Se la volontà di Piscopo e Candellone non è in discussione, è altrettanto vero che il feeling con il gol è apparso limitato. Col senno di poi, e senza voler muovere critiche al tecnico Abate, l’inserimento anticipato di giovani come Burnete e De Pieri, specialmente in una situazione di svantaggio numerico dell’avversario e con un punteggio da recuperare, avrebbe forse potuto dare una scossa diversa all’attacco.
Questa è la lezione da portare a Chiavari: servirà più cinismo, più fame di gol. E forse, come sperano in molti, un centravanti in più dal mercato, per offrire all’ex terzino del Milan quella “bocca di fuoco” capace di trasformare la mole di gioco in punti pesanti. La stagione è appena iniziata, ma le Vespe sanno già di non poter lasciare nulla al caso.