Juve Stabia: Il “like” di Langella, presidente delle Vespe, provoca polemiche tra i tifosi sui social network

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“Un presidente che mette like agli strali social? Incredibile ma vero! #Calcio #JuveStabia #SocialMediaTroubles”

I social del calcio possono trasformarsi in vere e proprie arene, come dimostra il recente frastuono attorno alla Juve Stabia e al suo presidente Andrea Langella. Il mondo virtuale è un terreno fertile per le rotture, come nel caso di Lookman e Osimhen, ma ora anche il gialloblù è nel mirino.

Il caos inizia con un’analisi pacata di un giornalista della società sulla partita contro la Virtus Entella, terminata 1-1. In questa disamina, si sottolineava il potenziale della squadra, ma si evidenziava anche la necessità di rinforzi. Un’opinione che ha scatenato una frenesia di commenti tra i tifosi, creando un dibattito acceso tra chi concordava e chi non voleva sentire ragioni.

Ma il commento che ha fatto scattare la scintilla è stato quello di un tifoso insoddisfatto. Questo ha messo in evidenza carenze tecniche e tattiche e ha espresso dubbi su Abate, l’allenatore, concludendo che non andava a dormire tranquillo. Un pensiero legittimo per un tifoso, ma devastante per un presidente come Langella, che ha avuto l’ardire di mettere un “mi piace” a tale affermazione.

Da quel momento, il caos è esploso. Altri tifosi hanno sottolineato l’incongruenza di un presidente che sostiene un commento contro i suoi stessi tesserati. Infatti, le parole del tifoso andavano a colpire direttamente Lovisa e la squadra, dicendo ciò che altri non oserebbero dire a voce alta.

In men che non si dica, lo screen del “like” di Langella è rimbalzato tra chat e social, scatenando una tempesta. Se il presidente stesso non è convinto della rosa, perché non investe per rinforzarla? Non era lui a dichiarare che il potere decisionale stava nelle sue mani e non in quelle di Brera?

Nel frattempo, Abate si trova a dover gestire una situazione precaria, a partire da un ritiro condotto con appena due acquisti. Come può il tecnico essere responsabile se Adorante era fuori dalla rosa da tempo e gli acquisti sono arrivati solo in extremis?

È evidente che, più che un like sui social, Langella dovrebbe fare un mea culpa alla luce della situazione attuale. Ultimi giorni di calciomercato: è ora di agire. Servono quattro acquisti di spessore, non solo perché lo impone il mercato, ma perché è un dovere verso una squadra che, per il 48%, è ancora sua.