Juve Stabia, prime tre partite: certezze in campo e attese per il futuro. Candellone guida l’attacco, Leone si conferma top player.

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La Juve Stabia fa sul serio: analisi e attese, tra veterani e giovani promesse ⚽💛💙 #JuventusStabia #Calcio #SerieC

Dopo le prime uscite ufficiali della stagione e in virtù della sosta di campionato, è tempo di un’analisi approfondita sulla Juve Stabia. Sebbene sia prematuro trarre conclusioni anche provvisorie (siamo solo a tre gare ufficiali disputate), emergono già indicazioni importanti su chi sta guidando la squadra e chi, invece, è chiamato a una crescita rapida. Il minimo comune denominatore è un grande impegno collettivo di tutta la rosa, ma le prestazioni dei singoli offrono un quadro variegato.

Un capitano che tira la carretta

In questo avvio di stagione, un uomo si è preso la squadra sulle spalle: Leonardo Candellone. Forte della fascia di capitano al braccio, l’attaccante sta dimostrando con i fatti il suo ruolo di leader. È stato lui a “tirare la carretta” del reparto offensivo, lottando su ogni pallone e cercando costantemente la via della porta. Non è un caso che l’unico gol ufficiale delle Vespe porti fin qui la sua firma, a testimonianza di un impatto tanto tecnico quanto caratteriale. Al suo fianco, Piscopo merita una piena promozione per il sacrificio e la generosità, un lavoro oscuro ma prezioso per l’equilibrio della squadra.

Le scommesse offensive: Burnete e De Pieri attesi al varco

Se Candellone è la certezza a cui si affiancherà nella prossima gara anche il neo acquisto Gabrielloni, l’attacco finora ha atteso ancora il contributo dei suoi giovani talenti. Raul Burnete, attaccante di proprietà del Lecce, è un prospetto generoso che non risparmia energie, ma la sua presenza in area di rigore si è finora tradotta in pochi pericoli concreti verso le porte avversarie (su cui tra l’altro è stato strepitoso Stankovic). Discorso diverso per Enrico De Pieri: arrivato tra grandi aspettative e reduce da un buon precampionato, in campo è apparso finora “un po’ estraneo alla manovra” e a tratti anonimo. Da entrambi ci si aspetta un cambio di passo fondamentale per dare più peso all’attacco gialloblù.

Difesa: Ruggero leader, Confente non fa rimpianti

Nel pacchetto arretrato, la Juve Stabia sembra poggiare su solide fondamenta. In porta, Confente ha raccolto l’eredità di Thiam con sicurezza, senza farlo rimpiangere. A guidare la difesa c’è un Ruggero che si sta confermando “un vero leader”, perno insostituibile del reparto. Le prime impressioni su Stabile appaiono positive; pur non avendo avuto l’impatto devastante di Peda, il giovane difensore sta mostrando buone qualità.

Le ali della Juve Stabia

Sulle fasce, Cacciamani garantisce corsa e gamba, così come Carissoni. Su Mannini possiamo dire poco per ora perché è stato impiegato non in maniera continua. Da Carissoni ci si attende di più, soprattutto in fase di costruzione: il suo grande dinamismo sembra spesso “produrre tanto fumo e poco arrosto”, mancando quella concretezza in fase di cross e di creazione della superiorità numerica a cui ci aveva abituato un giocatore come Floriani Mussolini.

Il faro del centrocampo: Leone a livelli top

La nota più lieta di questo inizio di stagione è senza dubbio Giuseppe Leone. Il centrocampista sta giocando a livelli altissimi, mostrando una sicurezza e una determinazione da veterano. Padrone del gioco, detta i tempi e recupera palloni con una personalità straripante. Le sue prestazioni eccellenti rendono ancora più curiosa la sua sistematica esclusione durante i play-off della scorsa stagione da parte di mister Pagliuca. Ma il presente dice che la Juve Stabia ha trovato in lui “un punto di riferimento assoluto”.

In conclusione, siamo solo all’inizio. Ma questa prima analisi approfondita evidenzia una necessità chiara: per raggiungere gli obiettivi stagionali, la Juve Stabia avrà bisogno di una crescita importante da parte dei suoi giovani e di un inserimento dei nuovi acquisti quanto più rapido possibile. D’altronde, Gabrielloni, Correia, Zuccon e Duca sono calciatori di primissimo livello. Il talento dei giovani e l’esperienza dei veterani saranno la chiave per dare una svolta al cammino della squadra già dalla gara con la Reggiana.