Juve Stabia-Rogettiana: al Menti l’onore è in gioco, la squadra pronta a ruggire per la vittoria.

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Domani si gioca per la vita: Juve Stabia in casa contro la Reggiana! È uno spareggio, e i tre punti sono tutto! #JuveStabia #Reggiana #Salvezza

Juventus Stabia – Reggiana di domani non sarà una partita come le altre al “Romeo Menti”; è il primo atto di uno scontro diretto per la salvezza, una battaglia da vincere a tutti i costi per costruire il proprio futuro e scacciare i fantasmi del passato. Le Vespe arrivano a questa sfida dopo due pareggi consecutivi, prestazioni che hanno mostrato una squadra viva, capace di creare trame di gioco pregevoli e di lottare su ogni pallone.

Ma le belle prestazioni, da sole, non bastano; è giunto il momento di capitalizzare, di trasformare l’impegno e la qualità in quell’unica cosa che conta: la vittoria. La squadra deve tornare ad assaporare il gusto inebriante dei tre punti, e deve farlo ora, davanti al proprio popolo.

Vincere in casa questo primo round (in un ipotetico doppio scontro salvezza) significherebbe non solo conquistare punti pesantissimi, ma anche mettere un’ipoteca psicologica sul ritorno e garantirsi un vantaggio fondamentale negli scontri diretti. La sfida di domani va oltre la classifica. È una partita intrisa di scaramanzia, di conti in sospeso e di rivalse personali.

I precedenti con la Reggiana

La Reggiana, per la Juve Stabia, non è mai un avversario qualunque. La Reggiana, infatti, è stata una vera e propria bestia nera per la Juve Stabia. Ancora bruciano i ricordi dei play-off del 2017 e 2018, quando gli emiliani eliminarono le Vespe dalla corsa alla promozione.

L’unico precedente favorevole risale al lontano 1952, un 2-1 (reti di Panciroli per la Reggiana su calcio di rigore, Evaristo Malavasi e Italo Marra per la Juve Stabia) che oggi suona come un monito e un auspicio. È passato troppo tempo; è ora di aggiornare le statistiche e scrivere una nuova pagina, una pagina a tinte gialloblù. Anche il ricordo dello scorso anno è amaro: la doppietta di Girma e il gol di Adorante non sono bastati a raddrizzare una serata storta.

Domani c’è l’occasione di cancellare quel ricordo. Ma la posta in gioco va oltre la semplice classifica.

Il riscatto con alcuni componenti dell’organico emiliano

Ci sono volti noti nell’organico della Reggiana che alimentano ulteriormente la rivalità. Si pensi a Manuel Marras, che con maglie diverse ha sempre ingaggiato battaglie feroci.

La sua storia si intreccia con quel “no” detto alle Vespe nell’estate del 2019, quando il DS Ciro Polito lo cercò, salvo poi ripensarci a gennaio quando per lui era troppo tardi e la porta si era ormai chiusa (fu tesserato Francesco di Mariano). Come dimenticare Cedric Gondo, l’uomo che con la maglia del Rieti complicò i piani con un gol beffardo nei minuti finali della gara.

Da allora, sembra quasi che provi un gusto particolare nel dar fastidio alla Juve Stabia.

Il duello con Davide Dionigi

E infine non dimentichiamo mister Davide Dionigi: in cinque incontri contro la Juve Stabia, ha perso solo una volta, a fronte di un pareggio e tre vittorie. Un dato che, per i più scaramantici, sa di “fluido negativo”. Ma al di là della scaramanzia, non si può dimenticare il suo comportamento al Menti lo scorso anno; un atteggiamento che, pur rientrando nelle “armi” a disposizione per innervosire gli avversari, fu condannabile sotto il profilo umano e professionale.

Il “duello” con mister Pagliuca, le “stuzzicate” a fine gara, e le conseguenti reazioni, come quella di Pino Di Maio, lasciano intendere che il tecnico avversario abbia giocato con un atteggiamento provocatorio. Per tutte queste ragioni – la classifica, la storia, le rivalse personali – la partita di domani è di importanza capitale.

Il Menti l’arma in più per le Vespe

Il Romeo Menti deve trasformarsi in un catino bollente. Ogni coro, ogni applauso, ogni singolo grido di incitamento dovrà arrivare dritto ai ragazzi e, allo stesso tempo, far tremare le gambe agli avversari.

Con passione, calore ma sempre con la massima correttezza, la città dovrà spingere le Vespe oltre l’ostacolo. Si dovrà far sentire a tutti cosa significa giocare a Castellammare di Stabia.

Domani non scenderanno in campo solo undici giocatori, ma scenderà in campo un’intera città. Per la maglia, per la città e per l’orgoglio, domani si deve vincere, tutti insieme.