📰 La Juve Stabia delude ma non molla: “Un punto guadagnato con sacrificio” #JuveStabia #Calcio #SerieC
Al termine del deludente pareggio per 1-1 sul campo del Catanzaro, l’allenatore della Juve Stabia, Ignazio Abate, ha analizzato la partita con un occhio critico, ma senza dimenticare punti positivi.
“Ho apprezzato enormemente l’approccio dei miei giocatori nel primo tempo,” ha esordito Abate. “Siamo scesi in campo al ‘Ceravolo’ con la giusta personalità e qualità, dimostrandoci propositivi, ordinati e fiduciosi nelle nostre capacità. Nel secondo tempo, tuttavia, abbiamo commesso l’errore di abbassarci troppo presto, concentrandoci esclusivamente sulla fase difensiva. In alcuni momenti della ripresa, avremmo dovuto gestire il possesso con maggiore intelligenza.”
Un episodio controverso è stato il cartellino rosso a Cacciamani, che ha lasciato la Juve Stabia in inferiorità numerica. “Questa espulsione sarà formativa per Cacciamani; sono incidenti di percorso che possono capitare,” ha dichiarato Abate. “I giovani apportano molto entusiasmo, ma talvolta pagano l’inesperienza. Fa parte del loro processo di crescita.”
Nonostante le difficoltà, il mister ha elogiato la tenuta mentale del gruppo: “Ciò che mi porto a casa da questa trasferta sono il coraggio e la determinazione che i ragazzi hanno dimostrato per difendere il risultato. È un punto guadagnato con sacrificio, che assume un valore speciale su un campo così ostico”.
Riguardo il gol subito, Abate è stato chiaro: “Sono situazioni che richiedono una profonda riflessione. È indispensabile fare un salto di qualità nella gestione di queste circostanze, perché a questo livello sono i dettagli a determinare le partite.” Inoltre, ha criticato le ammonizioni ricevute: “In diverse occasioni veniamo sanzionati con ammonizioni che paiono eccessive. Dobbiamo interrogarci sul perché accada e maturare anche sotto questo profilo.”
Con lo sguardo già proiettato verso il prossimo incontro con il Mantova, Abate ha trovato nella prestazione del primo tempo un modello da seguire: “La prestazione dei primi 45 minuti deve infonderci fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi. Martedì ci attende un avversario, il Mantova, che per filosofia di gioco assomiglia al Catanzaro.”
Preparando la squadra, ha detto: “Effettueremo qualche rotazione, ma la nostra identità è chiara e la squadra sa come leggere le diverse fasi della gara.” Infine, ha spiegato l’inserimento di Burnete nei minuti finali: “È subentrato in un frangente di massima difficoltà. L’ho scelto per dare profondità alla manovra nel momento di maggiore pressione del Catanzaro. La sua scelta è stata dettata anche da valutazioni in vista della prossima partita. Giocare con un uomo in meno contro avversari di tale caratura è estremamente complicato.”
La Juve Stabia è dunque chiamata a ripartire, con la consapevolezza che i prossimi impegni potrebbero rivelarsi decisivi per le ambizioni di salvezza.
