Ricordi e Verità: Maurizio Vella Rivela Il Lato Nascosto di Castellammare e del Calcio Moderno! ⚽️ #JuveStabia #Calcio #Vella
Maurizio Vella, ex calciatore della Juve Stabia, ha condiviso i suoi ricordi dall’ambiente di Castellammare di Stabia, descrivendola come un’esperienza altamente positiva. In un’intervista nella trasmissione Il pungiglione stabiese, ha espresso un affetto marcato per l’atmosfera del Romeo Menti e i tifosi. Rivela che, pensando ai tempi passati, gli viene ancora “la pelle d’oca” (brividi). Non nasconde il desiderio di tornare per vedere una partita in curva con i supporter.
La Mentalità Vincente di Pancaro
Ritornando alla figura di Giuseppe Pancaro, Vella non esita a descriverlo come dotato di “un’autorità pazzesca e una mentalità vincente”. Racconta un aneddoto in cui, durante una partita in casa con la squadra in svantaggio, Pancaro gli chiese di battere una punizione all’ultimo minuto. Fabio Caserta, però, intervenne dicendo a Vella di “mettersi da parte” perché sarebbe stato lui a tirare, e infatti realizzò un gol spettacolare. Il martedì successivo, Pancaro lo rimproverò per non essersi preso la responsabilità, portandolo a rimanere in panchina per due settimane. Vella riconosce che quell’episodio l’ha aiutato a crescere. Qual è l’unica pecca di Pancaro? Beh, Vella ammette che ha “troppa autorità” e non si fa mettere i bastoni tra le ruote da nessuno.
Un Derby Memorabile e Una Partenza Inaspettata
Il ricordo del gol nel derby contro la Casertana, che assicurò la vittoria alla Juve Stabia, è un momento di grande emozione per Vella, che la definisce un’“emozione unica”. Quella fu una delle sue prime partite da professionista, un traguardo da incorniciare. Riguardo alla fine della sua avventura a Castellammare, Vella confessa che avrebbe firmato “a vita” con la Juve Stabia, ma insinuando che “non gliel’hanno permesso”. Dopo aver cambiato procuratore, fu piazzato sul mercato subito dopo l’esonero di Pancaro, finendo in squadre come la Paganese e L’Aquila, quasi come una punizione.
Una Visione Critica Sul Calcio Moderno
Vella non ha paura di esprimere la propria opinione sul calcio moderno. Secondo lui, il ruolo degli esterni è cambiato e ora richiede maggiore “gamba” e resistenza. Tuttavia, rimpiange un calcio dove i giocatori possano mostrare di più le loro doti offensive. Lamenta che spesso chi “può dare tanto negli ultimi 25-30 metri” si trova a coprire troppo e a spendere energia nel ripiegamento difensivo. Vella afferma senza mezzi termini che il calcio è diventato “troppo tattico” e “di squadra, di collettivo,” al punto da risultare “pure a volte noioso”.
La Vita Dopo il Ritiro
Lasciate le scarpette circa un anno fa dopo aver vinto un campionato in Germania, Vella si dedica attualmente alla gestione di locali in Germania. Non dimentica i compagni di squadra e parla con affetto dei suoi “terroni” nello spogliatoio, un gruppo chiamato “I Picciotti” che cercava di alleviare la tensione prima delle partite.
Un tuffo nel passato e una critica aperta al presente: la testimonianza di Vella è un mix di passione e realismo che non può passare inosservata.

