Lovisa dopo il ko con la Carrarese: “Sconfitta come bagno di umiltà, sarà un’opportunità per crescere”

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Una batosta che suona come campanello d’allarme: la Juve Stabia affonda con un 3-0 e Lovisa si fa sentire! #JuveStabia #Calcio #Reazione

Una sconfitta netta, senza appello. Il 3-0 subito in trasferta è un risultato che non lascia spazio a interpretazioni e il direttore sportivo della Juve Stabia, Matteo Lovisa, non si nasconde dietro a un dito nella sua analisi post-gara. Con la consueta lucidità, il ds si è presentato in conferenza stampa per commentare la prima battuta d’arresto stagionale, trasformando la delusione in un’occasione per ricompattare l’ambiente.

Analisi della Sconfitta: “Un Bagno di Umiltà”

“È difficile fare analisi dopo un 3-0, il risultato parla da solo”, ha esordito Lovisa, riconoscendo pienamente i meriti degli avversari. “La Carrarese ha meritato la vittoria, assolutamente. Faccio i complimenti a loro. Poteva essere anche un passivo più rotondo, pensiamo alla parata di Confente e al palo che hanno colpito”.

Il direttore ha individuato la causa principale della debacle non nelle assenze, ma nell’atteggiamento della squadra. “Gli infortunati sono un alibi, non è quello il problema”, ha sentenziato con fermezza. “Siamo incappati in una giornata poco fortunata e abbiamo peccato di superficialità. Una squadra che ha il nostro obiettivo, la salvezza, non può permettersi questo tipo di presunzione. Questo risultato è un bel bagno di umiltà per tutti, a partire da me, e penso che ci faccia bene”.

Particolarmente criticata la gestione dell’ultima fase di gara: “Fino a un quarto d’ora dalla fine eravamo sotto 1-0. Il fatto che la squadra si sia disunita e abbia perso le distanze nel finale non va bene”.

Gruppo Granitico: “Nessun Personalismo”

Interrogato su presunti malumori da parte di qualche giocatore poco utilizzato, Lovisa ha eretto un muro a difesa dello spogliatoio. “Mi sento di garantire io su questo: la Juve Stabia, da quando sono arrivato tre anni fa, è un gruppo granitico. C’è una grande unità di intenti, non esistono personalismi”.

Ha poi contestualizzato la situazione dei giovani, citando un esempio concreto: “Un ragazzo che esce dalla Primavera è normale che incontri difficoltà di adattamento. È successo anche a Fortini l’anno scorso, che poi da ottobre in poi è esploso. È un normale percorso di crescita. Dentro siamo molto uniti, e dobbiamo esserlo anche fuori”.

L’Appello ai Tifosi e la Strada da Seguire

Il messaggio del ds è chiaro: per raggiungere l’obiettivo salvezza serve l’unione di tutte le componenti. “Senza umiltà e cattiveria agonistica in Serie B si perdono tutte le partite. Dobbiamo tornare con i piedi per terra”.

Lovisa ha poi lanciato un appello diretto alla piazza: “Ringrazio personalmente gli oltre 50 tifosi che ci hanno seguito oggi, ma c’è bisogno di maggiore passione e calore attorno a questa squadra. Con il supporto del nostro pubblico si possono limitare certe situazioni”.

La sosta arriva in un momento delicato. “Avrei preferito giocare subito per avere una risposta immediata”, ha ammesso il direttore, “ma useremo questi giorni per ragionare e ripartire con grande energia. Mercoledì alla ripresa degli allenamenti dovremo avere la mentalità giusta”.

L’orizzonte ha già un nome e una data: il derby casalingo contro l’Avellino. Una partita che, dopo questa battuta d’arresto, assume un’importanza cruciale. “È una gara fondamentale. Dobbiamo essere bravi a reagire e ripartire, perché il nostro percorso è fatto anche di questi passi falsi”. La strada per la salvezza passa dalla capacità di trasformare una caduta in uno slancio per ripartire più forti di prima.