Teta critica il divieto di trasferta: “È una sconfitta per lo sport, Abate porta serenità alla squadra”

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Juve Stabia: Teta SI SCATENA! “Le vere sconfitte dello sport sono altre” #JuveStabia #TifosiInFuria #Calcio

Angelo Teta, ex giocatore e “stabiese Doc” con “sangue gialloblé nelle vene”, ha messo in discussione la situazione attuale della Juve Stabia, focalizzandosi sul controverso divieto di trasferta imposto ai tifosi. A suo avviso, questa decisione è “veramente le vere sconfitte dello sport”. Secondo Teta, punire un’intera città per i comportamenti di una ristretta minoranza, stimata in 15 o 20 “facinorosi”, è “una cosa assurda” e assolutamente ingiusta.

Le trasferte, come lui stesso sottolinea, rappresentano un’importante opportunità non solo per i tifosi, che fungono da turisti, ma anche per l’economia locale in generale. Teta ha chiamato in causa il diritto di ognuno di seguire la propria squadra, auspicando un ripensamento sulla decisione, mentre ha espresso rammarico per il fatto che la tifoseria stabiese, considerata “maturata tanto” negli ultimi anni, sia stata coinvolta in un tale episodio. Ha lanciato un appello affinché questa situazione serva da lezione: “Quando si va in trasferta bisogna comportarsi ancora meglio di quanto si è in casa”.

Passando agli aspetti interni della Juve Stabia, Teta ha elogiato l’attuale clima di squadra. Pur dichiarando che all’inizio della stagione ci fosse un certo “scetticismo”, oggi chi arriva sa di non essere un “punto di passaggio”, ma un “punto d’arrivo”. I giocatori devono dare tutto e “credere nei sogni”. Teta ha notato come la continuità con la stagione precedente sia evidente, sebbene la squadra sia “quasi del tutto nuova” e molto giovane.

Un ruolo cruciale nella rinascita della squadra è svolto dall’allenatore Ignazio Abate, ritenuto “il calcio in persona” per la sua esperienza e il suo passato da campione. Teta ha suggerito che, essendo Abate “figlio di questa terra”, ha “una marcia in più” nel relazionarsi con i suoi uomini. La “buona tranquillità” di Abate si riflette in un campo in cui i ragazzi giocano con autostima, mentre l’allenatore sa come sfruttare al meglio le loro caratteristiche individuali.

A proposito della definizione di “soldatini” utilizzata da Abate, Teta l’ha interpretata positivamente, evidenziando come crei un legame di amicizia e professionalità. I professionisti “ben pagati” dell’organico sanno di dover dare il massimo durante gli allenamenti, mentre l’amicizia e lo spirito di gruppo, considerati come “una famiglia”, sono valori preziosi nello spogliatoio. Teta ha anche lodato l’umiltà di Abate, che gli permette di “diventare uno di loro”.

Tra i nuovi arrivati, Teta ha sottolineato il talento di Correia, il quale sta dando “qualcosa in più” grazie alla sua personalità e potenza fisica. Cacciamani, invece, è visto come il “meno giovane dei giovani” e un’intuizione perfetta per la sua versatilità. In vista della sfida contro la Sampdoria, Teta ha evocato ricordi storici legati a vittorie passate, esprimendo la speranza che il prossimo eroe possa essere Gabrielloni, che sembra in forte crescita.

Infine, nonostante le difficoltà, Teta non ha perso la fiducia, pronosticando una vittoria della Juve Stabia con un risultato finale di 2-0 o, al massimo, 2-1.