🐝 Vittoria, emozioni e supereroi: la Juve Stabia trionfa contro l’Empoli! #JuveStabia #Empoli #SerieB
Ci sono notti che valgono più di una semplice vittoria, notti che servono a tracciare una linea netta tra il passato e il futuro. Quella vissuta al “Romeo Menti” contro l’Empoli è stata, senza timore di smentita, una delle prestazioni più luminose della gestione Ignazio Abate. L’ex tecnico del Milan ha plasmato una squadra che non solo vince, ma convince, mostrando una caratura tecnica e un orgoglio che hanno mandato in estasi il pubblico stabiese.
Dominio Gialloblù: solo Fulignati salva l’Empoli
Il 2-0 finale, paradossalmente, sta stretto alle Vespe. Se la squadra di Dionisi è rimasta in partita fino all’ultimo, il merito è quasi esclusivamente di Fulignati. Il portiere ospite ha indossato il mantello da supereroe, negando alla Juve Stabia un risultato che poteva essere decisamente più rotondo. Almeno tre gli interventi prodigiosi dell’estremo difensore toscano nella prima frazione, fondamentali per frenare un’onda gialloblù che appariva inarrestabile.
Dall’altra parte del campo, Confente ha vissuto una serata di relativa calma. Non per demerito degli avversari, ma per l’eccezionale lavoro collettivo: una fase difensiva perfetta che ha disinnescato sul nascere ogni folata offensiva dell’Empoli, proteggendo l’area con un ordine tattico invidiabile.
La luce di Maistro e il duello degli esterni
Se dobbiamo cercare l’architetto di questa serata perfetta, il nome è uno solo: Fabio Maistro. Oltre ai due assist messi a referto, il centrocampista ha messo in mostra una qualità superiore, dettando i tempi della manovra con una naturalezza disarmante. Resta il dubbio simbolico su chi meritasse il premio di Man of the Match: se la palma va a Fulignati per i miracoli compiuti, Maistro la meriterebbe per come ha nobilitato ogni pallone toccato.
In una serata in cui i voti sono stati alti per tutti i ragazzi di Abate, l’unico a restare un po’ nell’ombra è stato il grande ex, Salvatore Elia. L’esterno non ha vissuto la sua partita più esaltante, finendo per sfigurare nel confronto con colleghi come Carissoni e Cacciamani, autori di prestazioni vibranti e ricche di spunti cronachistici.
Dimenticare Frosinone: testa al “Manuzzi”
Questa Juve Stabia è sembrata una lontana parente – in positivo – di quella vista a Frosinone. La squadra ha mostrato una maturità diversa, una capacità di aggredire il match senza mai perdere l’equilibrio.
La vittoria contro una compagine di livello come l’Empoli regala certezze, ma il calendario non permette cali di tensione. Adesso l’attenzione si sposta sull’ennesimo esame di maturità: la trasferta al “Manuzzi” contro il Cesena. Se le Vespe saranno quelle viste al Menti, nessun traguardo è precluso.
