In una serata di festa e diretta comunicazione, la Juve Stabia ha celebrato il Natale con una cena che ha unito squadra, staff e dirigenza. In un clima decisamente festoso, l’Hotel Stabia ha fatto da cornice a un evento che ha sottolineato la solidità del progetto sportivo, all’insegna del divertimento e della convivialità.
La cena ha visto il rito del taglio della torta, decorata con i colori sociali giallo e blu. Un’occasione non solo per festeggiare, ma anche per fare il punto sulla stagione attuale del club, con la presenza dei vertici societari e dei protagonisti del campo. In un’atmosfera di coesione, le parole dei dirigenti hanno tracciato un bilancio positivo del percorso intrapreso.
La Compattezza Societaria come Pilastro
Ai microfoni, i referenti principali come il presidente Filippo Polcino e gli amministratori Salvatore Scarpa e Mario Ferrara hanno sottolineato quanto sia fondamentale la compattezza societaria per ogni successo sportivo. Hanno evidenziato come questo sia il fondamento per la crescita futura del club, rendendo chiaro che senza unità non c’è successo.
La Parola al Campo: Fiducia e Determinazione
Mister Ignazio Abate ha rimarcato la propria fiducia nel gruppo, confermando l’impegno nel mantenere alta l’asticella del lavoro quotidiano. I pilastri della squadra, il portiere Alessandro Confente e l’attaccante Leonardo Candellone, hanno parlato di determinazione e unione, pronti a combattere su ogni pallone nel rettangolo verde.
Il Messaggio alla Città
Raffaele Auriemma, portavoce della nuova proprietà, ha chiuso la serie di interventi con un messaggio di auguri per i colori giallo e blu. Ha espresso l’auspicio che il nuovo anno porti le soddisfazioni che il popolo stabiese merita, sostenendo che “che il 2026 possa essere l’anno della conferma e del consolidamento delle nostre ambizioni.”
La serata si è conclusa con un brindisi finale, simbolo di una unità indissolubile tra squadra e città, uniti nella preparazione alle sfide future. Un perfetto mix di festa e determinazione, pronto a far parlare di sé nel prosieguo della stagione.
