Ignazio Abate approda sulla panchina della Juve Stabia: ora tocca a lui scrivere la storia! #JuveStabia #Abate #CalcioGiovane
È ormai ufficiale da giorni: Ignazio Abate è il nuovo allenatore della Juve Stabia. Un profilo giovane per la panchina, ma con una carriera da calciatore piena di esperienze da far invidia a chiunque. Non sorprende, visto che le “Vespe” hanno spesso puntato su tecnici emergenti nella loro storia recente.
I precedenti illustri: da Rastelli a Caserta
Ricordiamo il passato glorioso con Massimo Rastelli, che nel 2010 prese in mano le redini della squadra gialloblù. Rastelli non ha solo salvato la baracca, ma ha riportato la Juve Stabia in Lega Pro Prima Divisione, proponendo un calcio che, per una volta, ha divertito i tifosi e ha cancellato il disastro della gestione Giglio – Manniello.
Dopo Rastelli, il presidente Franco Manniello ha provato altre due volte a scommettere su giovani allenatori, ma senza grande fortuna. La parentesi con Gaetano Fontana era iniziata alla grande, con un girone d’andata da sogno, ma alla fine, come sempre accade quando ci si illude, le “Vespe” si sono ritrovate a perdere colpi, portando all’inevitabile esonero di Fontana.
Poi ci fu Fabio Caserta, che ha vissuto tre anni intensi a Castellammare. Iniziò come vice, e poi si ritrovò a vivere un campionato glorioso in Serie C, conquistando una promozione in Serie B che aveva il sapore della favola. La storia si chiuse però in modo tragico, con una retrocessione che ha spezzato ogni sogno.
La gestione Langella e la nuova scommessa Abate
Sotto l’era di Andrea Langella, la tendenza è cambiata verso allenatori più esperti, come Walter Novellino, tranne un breve periodo con Giorgio Lucenti, che sarebbe potuto diventare uno di quei nomi da ricordare, se solo avesse avuto la giusta opportunità.
Guido Pagliuca non rientra esattamente nella categoria degli allenatori esperti: la sua esperienza in cadetteria con la Juve Stabia è stata la prima, ma aveva già accumulato esperienze in Lega Pro con Lucchese e Siena.
Ora, la responsabilità è passata a Ignazio Abate. Gli occhi sono puntati su di lui, con la speranza che questo nuovo capitolo al “Romeo Menti” possa finalmente portare il lieto fine che tutti i tifosi gialloblù sognano.
Da parte sua, Abate dovrà fare in modo di farsi valere, perché nel mondo del calcio, se non vince, si sa, è «già dimenticato». La palla è ora al nuovo mister: che il gioco abbia inizio!