Antonio Amodio sceglie il silenzio strategico: un occhio al futuro e l’altro sul mercato! #Calcio #JuveStabia #Mercato
Un periodo di pausa riflessiva per uno dei talenti emergenti più considerati nel panorama dirigenziale calcistico. Antonio Amodio, stratega di mercato di origini stabiesi e figlio d’arte dell’indimenticato capitano gialloblù Roberto Amodio, si trova attualmente libero da vincoli contrattuali. Una scelta ponderata, non una necessità, dopo le significative esperienze maturate tra la Serie D, con i progetti vincenti di Sorrento e Santa Maria Cilento, e la Serie C, dove ha lasciato il segno con Giugliano e Crotone.
Contattato telefonicamente dalla nostra redazione, Amodio ha chiarito la sua posizione attuale. “Nonostante un accordo in essere, ho deciso di interrompere il rapporto con il Crotone per questioni strettamente personali,” ha spiegato il dirigente. “Le proposte che ho ricevuto successivamente non si allineavano con il mio desiderio di intraprendere un percorso di evoluzione professionale. Preferisco attendere l’opportunità giusta piuttosto che fare una scelta affrettata. La validità di un direttore sportivo, a mio avviso, non si misura solo attraverso i successi sul campo, che ritengo di aver conseguito, ma anche tramite la capacità di generare valore patrimoniale per il club. In questo senso, la valorizzazione di atleti come Vitale, Felippe, Salvemini e Oviszach rappresenta un motivo di grande soddisfazione.”
Il legame con la sua città, Castellammare di Stabia, rimane un punto fermo. “La Juve Stabia occupa un posto speciale nel mio cuore, è la squadra che rappresenta le mie origini,” confessa Amodio. “Apprezzo enormemente il lavoro del direttore Lovisa, un professionista coraggioso che condivide la mia stessa concezione calcistica, incentrata sulla fiducia nei giovani. L’ambiente, tuttavia, deve avere la maturità di voltare pagina dopo la straordinaria stagione passata. L’obiettivo primario deve essere la permanenza nella categoria, un traguardo da raggiungere con umiltà e pazienza, sostenendo questo nuovo ciclo tecnico.”
Amodio prosegue con un’analisi dettagliata della nuova Juve Stabia: “Abate è un tecnico di grande talento, sono convinto che farà una carriera importante. La partenza di un riferimento come Adorante è stata compensata dall’arrivo di giovani di grande prospettiva. Ho osservato Cacciamani durante il ritiro del Torino: è un calciatore dotato di una progressione notevole. Stabile ha già dimostrato il suo valore in Serie C con l’Alcione, mentre Mannini, pur non avendo una grande stazza, possiede doti tecniche degne di nota. De Pieri, per qualità, è un elemento sopra la media, con un controllo di palla e un tocco nello stretto eccezionali. Burnete? È quel tipo di attaccante che può sbocciare da un momento all’altro. Per i finalizzatori, la componente mentale e la fiducia sono decisive; basti pensare al percorso di Adorante prima della sua esplosione in maglia gialloblù.”
Lo sguardo del direttore sportivo si allarga poi al resto della Campania.
Le corazzate e le ambizioni
“Il Benevento si è imposto come il dominatore assoluto di questa sessione di trasferimenti, ingaggiando calciatori di primissimo livello. La società sannita ha evidentemente fatto tesoro degli errori passati e si candida come la principale favorita per la promozione in Serie B.”
“L’Avellino ha condotto una campagna acquisti altrettanto sontuosa, ma ora si trova di fronte al complesso compito di snellire l’organico per agevolare il lavoro del tecnico. La fase delle cessioni è spesso più ardua di quella degli acquisti. La permanenza in Serie B, per quanto difficile, è un traguardo alla loro portata.”
Le realtà consolidate e le sfide
“Il Sorrento dovrà affrontare l’handicap di non potersi allenare sul proprio territorio, ma poggia su una società seria e ben organizzata. Gli innesti di elementi di categoria come Franco, D’Ursi e Plescia, uniti alle idee di un tecnico come Conte, che si era già distinto alla Turris, sono un’ottima base.”
“Stimo profondamente la proprietà del Giugliano, la famiglia Mazzamauro. Hanno avuto l’intelligenza di confermare un nucleo importante di calciatori e credo raggiungeranno una salvezza serena.”
Situazioni in evoluzione
“La Salernitana deve fare i conti con il peso psicologico di due retrocessioni consecutive. L’arrivo di un direttore sportivo e di un allenatore esperti della categoria è però una garanzia.”
“La Casertana si sta muovendo in maniera eccellente sul mercato e, dopo un’annata con più ombre che luci, ha le carte in regola per essere una delle sorprese del campionato.”
“Per la Cavese, infine, prevedo un percorso più complesso. Hanno salutato figure di riferimento come il direttore Logiudice e l’allenatore Maiuri. Sebbene De Liguori conosca bene l’ambiente, la qualità complessiva della rosa sembra leggermente inferiore a quella dello scorso anno, ma la salvezza resta un obiettivo raggiungibile.”
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