#CalcioMercato in fermento! Tomi Petrovic lascia la Juve Stabia per il Treviso: un ‘affare’ che sorprende tutti! 🔥⚽️ #Sport #SerieB #Calcio
Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, si è concretizzata ufficialmente la cessione di Tomi Petrovic dalla Juve Stabia al Treviso. L’attaccante, arrivato in gialloblù solo nel corso di questa sessione estiva, non ha pienamente convinto il nuovo tecnico Ignazio Abate. In un’ottica di reciproca correttezza e per garantire al calciatore le giuste opportunità di crescita e continuità, la società e il giocatore hanno deciso di comune accordo di separare le proprie strade.
La Juve Stabia ha formalizzato l’operazione attraverso una nota ufficiale: “La S.S. Juve Stabia 1907 comunica di aver ceduto in prestito con obbligo di riscatto l’attaccante Tomi Petrovic, classe 1999, al Treviso F.C. La società desidera ringraziare Tomi per la professionalità, la dedizione e l’attaccamento alla maglia dimostrati in gialloblù, augurandogli le migliori fortune per il prosieguo della carriera.”
Poco dopo è arrivata anche la nota del club veneto. Il Treviso ha accolto con entusiasmo il nuovo acquisto: “Il Treviso FBC è lieto di annunciare l’ingaggio dell’attaccante Tomi Petrovic, classe ‘99, che arriva dalla Juve Stabia in prestito con obbligo di riscatto condizionato al verificarsi di determinate condizioni. L’operazione gestita dal Direttore Sportivo del Club, Pierfrancesco Strano, porta dunque in biancoceleste una prima punta di spessore e con un importante bagaglio di esperienze tra Serie B e Serie C.”
Grande soddisfazione è stata espressa da Alessandro Botter, Vicepresidente e Socio di maggioranza del Treviso FBC, che ha sottolineato l’importanza strategica dell’ingaggio: “L’ingaggio di Tomi chiude il nostro mercato nel migliore dei modi. Parliamo di un attaccante importante, con caratteristiche precise che cercavamo. Ma più di tutto, ciò che ci ha colpiti è stata la sua determinazione nel voler scendere dalla Serie B alla Serie D pur di sposare il progetto Treviso. Una scelta controcorrente che dimostra mentalità, fame e consapevolezza del percorso che vogliamo fare. Questo tipo di motivazione è ciò che ci serve per affrontare una stagione ambiziosa.”
Botter ha inoltre aggiunto dettagli sulla visione a lungo termine del club: “Con la firma di Petrovic confermiamo una linea societaria ben precisa, ovvero quella di iniziare a costruire il Treviso del futuro blindando i giocatori con contratti pluriennali e anche Tomi, al verificarsi di determinate condizioni, rientra in questa strategia. Ecco perché oggi l’80% della nostra rosa ha già in tasca un contratto biennale, segno che stiamo pensando non solo all’immediato, ma anche a dare continuità e solidità al progetto tecnico.”
Nato a Tolosa, Francia, Tomi Petrovic è un attaccante moderno di 26 anni, che unisce una notevole prestanza fisica a una tecnica di buon livello. Alto 1,93 metri, è un centravanti di piede destro abile nel gioco aereo e forte nella protezione della palla. Le sue qualità non si limitano all’area di rigore: è anche uno specialista nei calci piazzati, in particolare punizioni e rigori.
La sua carriera è iniziata nelle giovanili di club prestigiosi come il Sesvete e la Dinamo Zagabria in Croazia. A soli 16 anni ha esordito nel calcio professionistico in Austria, vestendo le maglie di Deutschlandsberger SC, GAK 1902, Rapid Kapfenberg e SV Kapfenberg, con cui ha giocato nella 2. Liga.
Il suo arrivo in Italia è avvenuto con la Virtus Entella, dove ha giocato sia con la formazione Under 19 che in Prima Squadra. Da lì, ha costruito una solida carriera in Serie C, giocando per Rimini, Pro Vercelli, Lucchese, Lecco, Pordenone, Pontedera, SPAL e Trento, prima del recente passaggio alla Juve Stabia in Serie B.
Nel suo curriculum vanta:
- 17 presenze e 1 gol in Serie B
- 174 presenze, 27 gol e 9 assist in Serie C
- 28 presenze e 1 gol nella 2. Liga austriaca
- 6 presenze, 2 reti e 1 assist in Coppa Italia
Con queste premesse, il Treviso pensa di aver fatto un colpaccio. Resta solo da vedere se il nostro ‘cacciatore’ avrà ciò che serve per centrare gli obiettivi.
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