Carboni: “Coraggio e umiltà fondamentali per consolidare il campionato della Juve Stabia”

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La Juve Stabia tra sfide e speranze: Carboni non ha peli sulla lingua! 🦈⚽ #SerieB #CalcioItaliano

Guido Carboni, ex allenatore della Juve Stabia, ha rilasciato dichiarazioni audaci durante “Il Pungiglione Stabiese” riguardo il calcio italiano e il futuro delle Vespe. Le sue parole offrono uno spaccato crudo e diretto su una situazione che sa di telenovela.

Un Campionato di Livello e la Nuova Juve Stabia

Carboni non le manda a dire: l’attuale Serie B è “livellata verso l’alto” con “organici importanti”. Per la Juve Stabia, rifarsi non sarà facile. Ha notato come il club abbia rinnovato il suo organico, ma sia riuscito a conservare “l’identità” del gioco. L’ex tecnico ha messo in guardia: serve “coraggio” contro avversari teoricamente più forti, poiché in questo sport non basta un buon piede, ma “l’umiltà” e la mentalità giusta per emergere.

E poi c’è Ignazio Abate, definito un “ragazzo giovane con buone idee”. Carboni ha elogiato le capacità di Abate a Terni e sottolineato che Castellammare è un posto dove “si può fare calcio”, ma solo se si riesce a mantenere la categoria, evitando un anonimo ritorno in Lega Pro.

L’Importanza della Dirigenza e le Critiche al Sistema Calcio Italiano

Carboni ha riservato parole di stima per il direttore sportivo Matteo Lovisa, considerato un “conoscitore della categoria” capace di “motivare lo spogliatoio” e “proteggere gli allenatori”. La sinergia tra Abate e Lovisa è vista come un “punto di forza” per la squadra.

Nonostante ciò, il suo intervento si è evoluto in una critica affilata verso il sistema calcistico italiano. “I dirigenti italiani sbagliano tutto,” ha sentenziato, con un tiro al bersaglio che non ha risparmiato nemmeno la Nazionale. Carboni ha parlato del rischio assoluto di non qualificarsi per i Mondiali, etichettando la situazione attuale come una “bassezza totale, anche a livello di allenatori”. E non ha certo risparmiato club storici come la Sampdoria, definita in una “Via Crucis” senza fine.

Il Passato e il Futuro: “Rifarei Tutto”

Ripensando alla sua esperienza a Castellammare, Carboni ha ricordato di aver preso le redini in un momento complesso, convinto del potenziale della squadra. Pur ammettendo un po’ di sfortuna, considera di aver fatto un buon lavoro, tanto da indurre la società a “capire gli errori” attraverso il DS Polito e a potenziare la rosa. Rifarebbe “tutto quello che ho fatto”, nonostante le “difficoltà” con alcuni giocatori.

La sua gestione, inizialmente più difensiva, si è trasformata in un 4-3-3 più propositivo, segno di un adattamento necessario. Si è anche detto positivo riguardo a calciatori come Carissoni e Gabrielloni, considerati “carri trainanti” per i compagni. Il messaggio finale di Carboni è chiaro: concentrazione sul “presente”, per consolidare quanto di buono è stato fatto, “guardando avanti e non indietro”.