La Juve Stabia resiste in parità: nonostante l’espulsione, un punto d’oro! #JuventusStabia #Catanzaro #Calcio
La Juve Stabia approccia benissimo la gara e nel primo tempo sblocca la situazione. Poi, sul finire, allunga sul Catanzaro prima dell’espulsione di Cacciamani e del ritorno in partita dei calabresi, che, in superiorità numerica, arrivano fino al pari. La squadra di Abate, sotto di un uomo, resiste e porta a casa un punto prezioso viste le condizioni dello sviluppo della gara.
PODIO
Medaglia d’oro: ad Alessandro Gabrielloni, che si sta prendendo la Juve Stabia a suon di grandi giocate. Dopo l’assist di La Spezia per Correia, arriva il secondo consecutivo, stavolta per Carissoni. Un attaccante non solo generoso, ma anche puntuale sotto porta; di Gabrielloni è infatti il vantaggio stabiese, che arriva con la trasformazione del rigore conquistato dallo stesso attaccante ex Como con una grande giocata. Quando la condizione crescerà, potrà essere ancora più decisivo.
Medaglia d’argento: a Lorenzo Carissoni, che si sta scoprendo esterno d’attacco. La doppietta esterna, intesa come gare, fa rima con la doppietta, nel senso di doppia realizzazione, personale dell’esterno ex Cittadella, molto più brillante di quanto visto in casa. Merito senza dubbio di una condizione migliore, ma anche dei progressi e dell’impegno di Carissoni, instancabile treno della fascia destra. Gol e sgroppate, ma anche sacrificio quando, nella ripresa, c’è da mettere in cassaforte il punto da portare a casa.
Medaglia di bronzo: a Fabio Maistro, cui Abate sta restituendo un ruolo centrale nel progetto Juve Stabia. La fine del mercato ha segnato la rinascita del 37, finalmente libero di pensare solo al campo. La sua tecnica è essenziale per le dinamiche di gioco gialloblu e il centrocampo roccioso gli consente di essere meno travolto dai doveri di ripiegamento. Suo il lancio che stende il tappeto rosso a Gabrielloni. L’esultanza, anche prima di abbracciare i compagni, che Maistro mostra dopo che il compagno ha prima conquistato e poi trasformato il penalty evidenziano il nuovo coinvolgimento dell’ex Spal con le Vespe.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: ad Alessio Cacciamani, che getta la grande occasione concessa da Abate. L’inesperienza gioca un brutto scherzo al ragazzo scuola granata, già graziato nel primo tempo quando il VAR “retrocede” a punizione il rigore inizialmente fischiato per una trattenuta. Persevera negli abbracci troppo evidenti agli avversari. Secondo giallo a primo tempo praticamente finito per l’ennesima trattenuta a porta lontanissima e con la Juve Stabia interamente schierata. Che sia di insegnamento per il futuro.
Medaglia d’argento: a Marco Ruggero, che incappa in una delle poche gare no da quando è alla Juve Stabia. Soffre più di tutti durante la ripresa arrembante del Catanzaro fino a perdersi completamente Iemmello, senza altri calabresi a cui badare, nell’azione che porta al pareggio. Calo di concentrazione comprensibile vista l’apnea costante con cui la Juve Stabia ha vissuto la ripresa.
Medaglia di bronzo: a Rares Burnete, che entra male in gara. Lanciato da Abate in un momento in cui era essenziale fare a sportellate e tenere palla, l’attaccante di proprietà del Lecce si fa notare per un colpo proibito a un avversario, che quasi gli costa il rosso. Tiene pochi palloni e non serve bene Correia in una ripartenza che avrebbe potuto lanciarlo verso la porta del Catanzaro.
