Pareggio amaro per la Juve Stabia a Catanzaro: l’espulsione segna la partita! #JuveStabia #Calcio #Sport
Un punto che sa di beffa, un pareggio agguantato con i denti che lascia l’amaro in bocca per quella che poteva e doveva essere: una vittoria. La Juve Stabia torna dalla trasferta di Catanzaro con un 2-2 che grida vendetta, frutto di un primo tempo dominato e di un doppio vantaggio gettato al vento a causa di un’ingenuità fatale: l’espulsione di Alessio Cacciamani che ha cambiato il volto della partita.
Primo Tempo da Incorniciare, Poi il Blackout
Sotto gli occhi del pubblico del “Ceravolo”, le Vespe di Mister Abate avevano inscenato un primo tempo praticamente perfetto. Con un pressing asfissiante e una manovra avvolgente, la Juve Stabia ha messo in ginocchio i padroni di casa, incapaci di reagire di fronte alla furia gialloblù. Il faro del centrocampo, l’ottimo Correia, ha dettato i ritmi, innescando la fantasia di Carissoni e la potenza di un incontenibile Alessandro Gabrielloni. È stato proprio l’ex attaccante del Como a sbloccare il risultato al 19′, procurandosi e trasformando con freddezza un calcio di rigore. Il raddoppio è arrivato al 44′, al culmine di una splendida azione corale: Gabrielloni, in versione assist-man, ha servito a Carissoni un pallone d’oro che quest’ultimo ha spedito in rete per lo 0-2.
Ma proprio quando la partita sembrava saldamente nelle mani degli stabiesi, è arrivato l’episodio che ha rovinato i piani. Al 45′, un già ammonito Alessio Cacciamani si è reso protagonista di un fallo tanto inutile quanto dannoso, rimediando il secondo cartellino giallo e lasciando i suoi in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo. Un’ingenuità che ha di fatto riaperto una gara che sembrava chiusa.
La Rimonta del Catanzaro nella Ripresa
Con l’uomo in più e spinte dal proprio pubblico, le Aquile hanno iniziato la ripresa con un altro piglio. Mister Abate ha provato a riorganizzare i suoi, sacrificando un uomo offensivo per dare maggiore copertura, ma l’inerzia della partita era ormai cambiata. Il Catanzaro ha preso d’assalto la metà campo della Juve Stabia e, dopo appena otto minuti, ha accorciato le distanze con Verrengia.
Nonostante la strenua resistenza, con il mediano Leone a lottare su ogni pallone e una difesa costretta agli straordinari, il fortino stabiese ha ceduto nuovamente al 71′. Il solito Pietro Iemmello ha trovato la zampata vincente, fissando il punteggio sul 2-2 finale. Incolpevole il portiere stabiese su entrambe le reti subite.
Un’Occasione Persa che Deve Insegnare
Al triplice fischio, la delusione sul volto dei giocatori della Juve Stabia era palpabile. Il punto conquistato in inferiorità numerica è da considerarsi prezioso, ma la sensazione dominante è quella di aver gettato alle ortiche tre punti che sarebbero stati fondamentali per la classifica e per il morale. L’errore di Cacciamani pesa come un macigno e dovrà servire da lezione per il futuro: a certi livelli, la disciplina e la lucidità sono tanto importanti quanto la tecnica e la tattica. La Juve Stabia ha dimostrato di avere le qualità per giocarsela con chiunque, ma per fare il salto di qualità definitivo dovrà imparare a gestire i momenti cruciali delle partite, evitando blackout che possono costare carissimo.
