Juventus Stabia subisce la prima sconfitta della stagione contro la Carrarese: è tempo di riflessione tattica e mentale.

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La Juve Stabia fa autocritica dopo una sconfitta umiliante: “Una lezione che farà crescere!” #JuveStabia #Calcio #SerieB

La sconfitta è un’esperienza amara, ma per una squadra ambiziosa come la Juve Stabia di Ignazio Abate può trasformarsi nel più efficace degli insegnamenti. Il 3-0 incassato allo stadio “Dei Marmi” di Carrara non è un semplice incidente di percorso da archiviare in fretta, ma un campanello d’allarme che suona forte e chiaro. “Una lezione di concretezza” impartita da una Carrarese cinica, che ha saputo sfruttare ogni errore delle Vespe, costringendole a fare i conti con i propri limiti.

La cronaca parla chiaro: la partita è stata immediatamente indirizzata da un avvio shock. Al 9° minuto, un ingenuo fallo di mano in area di Ruggero su un tiro di Abiuso ha concesso ai padroni di casa un calcio di rigore. Sul dischetto si è presentato l’ex di turno, Nicolas Schiavi, che con freddezza ha spiazzato Confente, portando in vantaggio i toscani. “Un gol a freddo che ha concesso alla Carrarese il lusso di impostare la gara sull’attesa e sulle ripartenze,” mettendo a nudo le difficoltà della Juve Stabia nel reagire con la necessaria lucidità.

Reazione Generosa ma Sterile

Se le Vespe hanno provato a rimettersi in carreggiata, lo hanno fatto con grande generosità ma con scarsa efficacia. Il centrocampo ha lavorato per creare gioco, con un ispirato Maistro a cercare la via della rete e un positivo Mosti a rendersi pericoloso con un tiro velenoso a inizio ripresa. Tuttavia, la manovra è apparsa spesso prevedibile e poco incisiva. “L’occasione più grande per riaprire il match è capitata sulla testa di Bellich,” ma il suo colpo a botta sicura è stato neutralizzato da un intervento prodigioso del portiere avversario Bleve, una “paratissima” che ha spento le speranze del pareggio e ha rappresentato la sliding door del match.

La Spietata Concretezza della Carrarese

Mentre la Juve Stabia sprecava, la Carrarese ha mostrato una spietata concretezza. La squadra di Antonio Calabro, pur soffrendo in alcuni frangenti, ha saputo resistere con ordine per poi punire in contropiede. Il raddoppio di Hasa al 77′, al termine di una ripartenza fulminea orchestrata dal neo-entrato Finotto (che poco prima aveva colpito un palo), è l’emblema di una transizione letale che ha tagliato le gambe alla Juve Stabia, colpita proprio nel momento del suo massimo sforzo. Il tris finale di Zanon all’86’, con un preciso diagonale, ha sigillato il verdetto e reso il passivo umiliante, evidenziando una difesa stabiese apparsa troppo disorganizzata e vulnerabile in campo aperto.

L’Analisi di Abate: “Una Legnata che ci Farà Crescere”

Nel post-partita, Ignazio Abate non ha fatto drammi, ma ha analizzato con lucidità la prestazione. “Questa sconfitta ci farà crescere. I giovani crescono giocando e qualche legnata sui denti la dobbiamo prendere,” ha dichiarato, sottolineando la necessità di ritrovare la “cattiveria mentale” indispensabile per affrontare un campionato difficile come la Serie B. Abate ha respinto l’idea che la pressione dell’imbattibilità abbia pesato, riconoscendo i meriti di una Carrarese “ben strutturata e organizzata.”

Cosa deve portarsi a casa la Juve Stabia da questa trasferta? Innanzitutto, la consapevolezza della fragilità difensiva mostrata sulle ripartenze avversarie. In secondo luogo, l’urgenza di ritrovare quella lucidità offensiva smarrita, perché non basta creare, bisogna capitalizzare, specialmente quando si è in svantaggio.

La prima sconfitta stagionale è arrivata. Non c’è dramma, ma c’è l’obbligo di voltare subito pagina e di trasformare questo passo falso in un punto di ripartenza. Per ambire a traguardi importanti, la Juve Stabia deve imparare in fretta a soffrire, a essere cinica e a gestire i momenti di difficoltà, proprio come, in questa occasione, ha saputo fare la sua avversaria. La lezione del “Dei Marmi” è servita: ora tocca alle Vespe dimostrare di averla imparata.