Juve Stabia, il mistero di Burnete: talento inespresso o flop di mercato? La verità rimane da scoprire.

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Un 3-0 pesante per la Juve Stabia: Burnete in affanno e interrogativi sul mercato #JuveStabia #Burnete #Calcio

Tra le note dolenti del pesante 3-0 subito dalla Juve Stabia contro la Carrarese, spicca la prestazione decisamente insufficiente di Rareș Burnete. L’attaccante rumeno, classe 2004 e prodotto del vivaio del Lecce, non è solo finito sul banco degli imputati delle pagelle, ma è apparso l’emblema di una squadra che, per la prima volta in stagione, ha mancato totalmente di cinismo e mordente offensivo.

Peggiore in campo? Per molti osservatori, la risposta è un sì senza appello. Nella disfatta dello Stadio dei Marmi, che ha segnato il primo stop stagionale per le Vespe, l’attaccante è stato etichettato come “impalpabile” da diverse testate, ricevendo un pesante 5 in pagella. Un giudizio che fotografa una prestazione da corpo estraneo: raramente pericoloso, mai veramente incisivo, il suo contributo si è ridotto a qualche sponda e a una presenza quasi anonima, in un attacco che ha prodotto tanto sforzo quanto sterilità. La Juve Stabia di mister Ignazio Abate, apparsa leggera in avanti, ha pagato a caro prezzo l’assenza di concretezza, un problema di cui Burnete è stato il simbolo.

La sua condizione, tutt’altro che brillante, riaccende i riflettori su una delle operazioni di mercato più discusse della sessione estiva: l’arrivo in prestito secco dal Lecce, caldeggiato dal Direttore Sportivo Matteo Lovisa. Lovisa, noto per il suo occhio sui giovani talenti e per una filosofia improntata alla sostenibilità e alla valorizzazione, aveva puntato forte su Burnete come potenziale freccia nell’arco offensivo. In un reparto rimaneggiato e orfano di uomini chiave, il giovane rumeno rappresentava un investimento sulla qualità e la prospettiva. Lo stesso DS, in fase di bilancio del mercato, aveva difeso le scelte prese, citando proprio Burnete come un giocatore di talento che, con un pizzico di fortuna in più nelle prime uscite, avrebbe già convinto tutti. Il tiro alla Spezia dai 30 metri con tanto di traversa colpita sono l’emblema della sfortuna che avvolge il calciatore.

Tuttavia, dopo la débâcle di Carrara, la domanda che serpeggia tra i tifosi e gli addetti ai lavori è inevitabile: la scommessa su Burnete si sta rivelando un azzardo perdente? Al momento, i numeri e le sensazioni del campo danno ragione ai più scettici. La Serie B, con la sua intensità e fisicità, sta mettendo a nudo le difficoltà di adattamento del giovane attaccante. Non basta la tecnica di base; serve quella “cattiveria” agonistica e quella prontezza mentale che sinora sono mancate all’appello.

La Juve Stabia di Abate non può permettersi di trascinare un peso morto nel suo reparto avanzato, specialmente dopo una partita che ha evidenziato quanto sia cruciale la concretezza sotto porta. Toccherà ora al tecnico trovare la chiave per sbloccare il potenziale di Burnete, se esiste. Altrimenti, l’anonima prestazione di Carrara rischia di diventare la prova lampante di una “scommessa” che il Direttore Lovisa dovrà presto considerare come, almeno per ora, fallita.