Juve Stabia, Abate: “Contro il Monza fondamentale avere fame e coraggio. Rispetto per gli arbitri, ma vogliamo uniformità”

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Pre-risultato o pre-fiasco? Punti in palio a “Romeo Menti” con il Monza: la tensione è palpabile! #Vespe #Monza #SerieB

I riflettori della sala stampa del “Romeo Menti” si sono accesi questo pomeriggio per l’analisi pre-gara del tecnico delle Vespe, Ignazio Abate. Alla vigilia dell’attesissimo scontro casalingo contro il Monza, l’allenatore gialloblù ha tracciato la rotta toccando temi caldi: dalla gestione arbitrale all’infermeria, fino alle questioni societarie.

Focus sulla direzione di gara e Fair Play
Abate ha esordito raccogliendo l’assist del collega Paolo Bianco riguardo alla necessità di un clima più sereno intorno agli ufficiali di gara. “Sottoscrivo il pensiero del collega, dobbiamo essere noi i primi a facilitare il compito degli arbitri”, ha affermato Abate, pur non nascondendo qualche perplessità sulla gestione recente. “A Genova ho detto la mia: ciò che lascia perplessi è la disomogeneità di giudizio tra una partita e l’altra e l’incidenza variabile del VAR”. Tuttavia, domani avremo un fischietto di livello assoluto a cui garantirà massima collaborazione. Niente scuse: la nostra priorità resta alzare l’asticella del gioco e dell’agonismo.

L’avversario e la mentalità
Massimo rispetto per il Monza, definito da Abate una corazzata che sta ritrovando la bussola dopo la discesa dalla massima serie. “Riorganizzarsi dopo una retrocessione è un’impresa ardua, complimenti a Bianco per il lavoro svolto. Sono forti, ma domani servirà una prestazione totale”. Dobbiamo trasformare il Menti in una trappola: chi viene qui deve sapere che non avrà vita facile. “Voglio una squadra che scenda in campo con quel pizzico di sana arroganza necessaria per puntare al bottino pieno”. Domani sicuramente non avremo tante opportunità per segnare, per cui dovremo essere molto cinici e precisi in attacco. “Quando parlo di attacco non parlo solo degli attaccanti ma di tutta la fase offensiva”.

Rimpianti liguri e infermeria
Tornando sul match di Marassi, il tecnico ha sottolineato la crescita mentale del gruppo. “I ragazzi avevano l’amaro in bocca. Abbiamo retto l’urto in uno stadio infuocato, concedendo le briciole”. Anche in inferiorità numerica, a differenza delle gare con Catanzaro e Modena, siamo rimasti vivi e pericolosi. “Questo è il segnale che cerco”. Sul fronte formazione, le notizie non sono tutte rosee: “Dobbiamo sistemare la difesa. Purtroppo Varnier è out e Bellich accusa fastidi al ginocchio, ma la rosa è profonda e chi verrà chiamato in causa non farà rimpiangere gli assenti”.

Il fattore campo e il dualismo sintetico-erba
Abate ha poi offerto una chiave di lettura interessante sulle difficoltà esterne. “Ho l’impressione che lontano da casa ci manchi quella ferocia iniziale per azzannare la partita”. È un aspetto su cui lavorare, così come l’adattamento ai terreni di gioco. “Se gli avversari faticano sul nostro sintetico, va detto che per noi passare dall’allenamento settimanale sull’artificiale all’erba naturale in trasferta comporta un fisiologico periodo di assestamento nei primi minuti”.

Sguardo al futuro e questioni extra-campo
In chiusura, un accenno al calendario e alle vicende del club. “Il gruppo non ha mai tradito le aspettative, anche quando la montagna sembrava inscalabile. Questo torneo è una battaglia continua”. Procediamo un passo alla volta fino alla sosta, senza guardare troppo in là, nemmeno al recupero di giovedì contro un Bari rinnovato dalla nuova guida tecnica. Sulle scadenze societarie di lunedì, Abate è categorico: “Sappiamo che è una data cruciale, ma noi dobbiamo isolarci. L’unica cosa che conta è il rettangolo verde”.

Domani il pubblico delle grandi occasioni spingerà le Vespe, ma per Abate l’equazione è inversa: “Saranno i miei uomini, con la loro foga, a dover infiammare gli spalti”.