La Juve Stabia e Lecce si preparano per un confronto ricco di storia e rivalità! Scopri le storie di quattro allenatori leggendari che hanno scritto pagine indimenticabili per queste due squadre. #JuveStabia #Lecce #Calcio
In vista dell’importante trasferta della Juve Stabia a Lecce, emerge un affascinante intreccio di storie che lega le due società attraverso le figure di quattro allenatori che hanno lasciato un’impronta significativa sia in Salento sia a Castellammare di Stabia: ‘Pietro Santin’, ‘Gianni Di Marzio’, ‘Piero Braglia’ e ‘Pasquale Padalino’. Questi nomi evocano ricordi, successi e momenti indelebili nel cuore di entrambe le tifoserie, testimoniando un legame calcistico più profondo di una singola partita.
La storia della panchina del Lecce, oggi guidata da ‘Eusebio Di Francesco’, è costellata di nomi prestigiosi che hanno contribuito a costruire la solida reputazione del club. Figure come l’indimenticato ‘Carlo Mazzone’, artefice di memorabili salvezze in Serie A con il suo calcio concreto e il suo carisma travolgente, e ‘Eugenio Fascetti’, il tecnico della prima, storica promozione in massima serie nella stagione 1984-85, sono entrate di diritto nella leggenda giallorossa.
Anche la parentesi spettacolare con ‘Zdeněk Zeman’, con il suo calcio offensivo e spregiudicato, e la più recente doppia promozione dalla C alla A firmata da ‘Fabio Liverani’, rappresentano capitoli fondamentali di una narrazione ricca di passione. In questo racconto si inseriscono, con ruoli da protagonisti, anche i tecnici che hanno guidato sia le “Vespe” che i “Lupi”.
Pietro Santin: L’Allenatore Gentiluomo
Definito da molti un “allenatore gentiluomo”, Pietro Santin ha rappresentato un punto di riferimento in entrambe le piazze. Prima di approdare nel Salento, Santin si era fatto le ossa in Campania, guidando tra le altre proprio la Juve Stabia. La sua esperienza a Lecce è divisa in due atti: il primo, particolarmente significativo, nella stagione di Serie B 1978-79, in cui condusse la squadra a un lusinghiero sesto posto, uno dei migliori piazzamenti del club fino a quel momento.
Tornò a Lecce anche nella stagione 1986-87, sempre in B, in un’annata più complessa che vide poi l’arrivo di ‘Carletto Mazzone’. Il suo ricordo è quello di un tecnico preparato e dai modi garbati, capace di ottenere il massimo dalle sue squadre.
Gianni Di Marzio: Il Grande Intenditore
Figura carismatica e profondo conoscitore di calcio, Gianni Di Marzio è un altro nome che unisce le due città. Allenatore della Juve Stabia nella stagione 1972-73 in Serie D, ha poi guidato il Lecce in Serie B dal novembre 1980 al 1982. Sebbene a Lecce non abbia conquistato promozioni, ha contribuito a consolidare la squadra nella serie cadetta.
Di Marzio è universalmente ricordato come uno straordinario talent scout, colui che per primo mise gli occhi su un giovanissimo ‘Diego Armando Maradona’. La sua competenza e la sua personalità vulcanica hanno lasciato un segno in tutte le piazze in cui ha lavorato, e sia la Juve Stabia che il Lecce hanno espresso un commosso cordoglio alla sua scomparsa a testimonianza del profondo rispetto guadagnato.
Piero Braglia: L’Eroe della Promozione Storica
Il nome di Piero Braglia è scolpito a lettere d’oro nella storia della Juve Stabia. È lui il condottiero della storica promozione in Serie B nella stagione 2010-2011, un traguardo atteso per sessant’anni che fece esplodere di gioia Castellammare di Stabia. In quella stessa stagione, le “Vespe” conquistarono anche la Coppa Italia di Lega Pro, a coronamento di un’annata memorabile. Il suo calcio, fatto di grinta, organizzazione e pragmatismo, si rivelò la formula vincente.
Anni dopo, nell’ottobre del 2015, Braglia si sedette sulla panchina del Lecce, in Serie C. Visto come un tecnico alla “Mazzone” per carattere e concretezza, diede una scossa alla squadra, portandola a lottare per la promozione fino ai playoff, confermando la sua fama di allenatore esperto e capace di infiammare le piazze.
Pasquale Padalino: Il Legame più Recente
Pasquale Padalino rappresenta il legame più recente sull’asse Castellammare-Lecce. Da calciatore, il difensore foggiano aveva già vestito la maglia giallorossa in Serie A nella stagione 1993-94. Da allenatore, ha guidato il Lecce nella stagione 2016-17 in Serie C, proponendo un calcio offensivo, influenzato dal suo maestro ‘Zeman’, e sfiorando la promozione.
Curiosamente, durante quella stagione fu protagonista di una memorabile vittoria in rimonta proprio contro la Juve Stabia. Il destino lo ha poi portato ad allenare le “Vespe” nella stagione 2020-21, dove ha cercato di trasmettere la sua filosofia di gioco. La sua doppia esperienza lo rende uno dei testimoni più diretti delle passioni e delle ambizioni che animano queste due importanti realtà del calcio meridionale.
Mentre Juve Stabia e Lecce si preparano a darsi battaglia sul campo, il ricordo di questi quattro allenatori serve a rammentare che, al di là della rivalità sportiva, esistono storie comuni e un rispetto reciproco cementato da uomini che hanno dedicato la loro carriera a questi colori.