Juve Stabia: il giudice sportivo si pronuncia dopo la sfida con il Modena, un’altra delusione per i gialloblù.

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Pesante sconfitta e un arbitraggio al limite della comicità: la Juve Stabia si sfoga! #JuveStabia #Arbitraggio #SerieBKT

Non solo la sconfitta. Il pesante 3-0 subito dalla Juve Stabia allo Stadio Braglia contro il Modena, nell’undicesima giornata di Serie BKT, lascia strascichi pesanti anche sul fronte disciplinare. Il Giudice Sportivo, avv. Emilio Battaglia, ha ufficializzato i provvedimenti e per le Vespe è arrivata l’ennesima “beffa” oltre al danno.

La Squalifica e l’Errore nel Verbale

Il dirigente Alberto Gerbo è stato squalificato per una giornata effettiva di gara. La motivazione ufficiale recita: “per avere, al 23° del secondo tempo, alzandosi dalla panchina, contestato in modo irrispettoso l’operato arbitrale”. Tuttavia, come emerge dalle cronache della partita, il verbale contiene un evidente errore di trascrizione: l’episodio non è avvenuto al 23′ della ripresa, bensì al 23′ del primo tempo. Un dettaglio non da poco, che si lega a uno degli episodi più controversi della gara, ancor prima del contestato rigore del 2-0.

Cosa Ha Scatenato la Protesta: L’Incredibile Fuorigioco sul Retropassaggio

La protesta di Gerbo, che fatichiamo a immaginare “irrispettosa”, data “la signorilità e l’educazione” del dirigente, è scaturita da un errore tecnico arbitrale definito “evidente”. L’azione incriminata ha visto un chiaro retropassaggio di un difensore del Modena verso il proprio portiere. Sulla traiettoria si è inserito l’attaccante della Juve Stabia, Candellone. Incredibilmente, il secondo assistente ha sollevato la bandierina, segnalando un fuorigioco.

Come noto, e come dovrebbe essere noto a un assistente di Serie B, il retropassaggio volontario sana qualsiasi posizione di fuorigioco. Anche se Candellone si fosse trovato oltre l’ultimo difensore (con solo il portiere tra sé e la linea di porta), non sarebbe mai potuto essere fuorigioco. La responsabilità, però, non è solo dell’assistente. L’arbitro, che aveva piena visione dell’azione e del “retropassaggio” del difensore modenese, aveva l’autorità e il dovere di non fischiare, ignorando la segnalazione errata del suo collaboratore.

Il Danno e la Beffa: Juve Stabia nel Mirino?

Questo episodio, sommato al rigore concesso al Modena con l’ausilio di un VAR “depotenziato” (come analizzato dopo la gara), e ad altri falli e ammonizioni mancate, ha cementato la sensazione di una direzione arbitrale “lesiva nei particolari e nelle condotte generiche” dell’imparzialità. Ora, al danno della sconfitta si aggiunge la beffa: Alberto Gerbo sarà costretto a saltare la prossima gara, privando mister Abate di un supporto importante in panchina.

Resta l’amara considerazione, diffusa nell’ambiente gialloblù, che mentre il “sestetto” arbitrale sarà regolarmente in giro per l’Italia a dirigere altre gare, magari commettendo altri errori “marchiani”, a pagare è solo la Juve Stabia. La frustrazione è palpabile: la sensazione è che questi errori, siano essi o frutto di malafede (cosa gravissima che vogliamo escludere) per “gratificare i poteri forti” o di semplice e scandalosa incompetenza, colpiscano sempre le “piccole” società, considerate “poco o per niente” nei piani alti del calcio italiano.