Sconfitta pesante per la Juve Stabia: 3-0 a Modena. Il campionato è lungo, ma serve raddrizzare la rotta! #JuveStabia #Calcio #SerieC
La sconfitta per 3-0 subita dalla Juve Stabia sul difficile campo del Modena rappresenta un passo falso, ma va inquadrata nella giusta prospettiva. Sebbene perdere al “Braglia” possa rientrare nelle dinamiche di un campionato lungo e complesso, il dato delle dieci reti incassate nelle ultime quattro trasferte (Catanzaro, Carrara, Padova e Modena) merita senza dubbio un’attenta riflessione da parte di mister Ignazio Abate e del suo staff.
Tuttavia, è fondamentale evitare drammi. Siamo ancora nella prima fase della stagione, circa a un quarto del cammino totale, e c’è tutto il tempo per analizzare e correggere la rotta.
Un dato da invertire
Dieci gol subiti lontano dal “Menti” sono un numero significativo che segnala una discontinuità di rendimento tra le mura amiche e quelle esterne. La solidità mostrata in casa sembra venire meno quando la squadra viaggia in esterna. Non si tratta di criticare la singola sconfitta – cadere a Modena, come prima a Carrara, è un risultato che può capitare a chiunque – ma di comprendere perché la squadra appaia più vulnerabile in contesti agonistici elevati.
La sensazione è che la Juve Stabia, appena lascia Castellammare, fatichi a ritrovare quella fortezza che aveva caratterizzato anche i primi mesi della gestione Abate.
L’analisi tattica e le attenuanti
Come spesso accade in questi casi, si è aperto un dibattito sull’approccio tattico. Alcuni osservatori hanno puntato il dito su un modulo (il 3-5-1-1 visto a Modena) forse troppo prudente, con il solo Candellone a reggere il peso dell’attacco. Questa scelta, pur dettata dalla volontà di garantire maggiore copertura, ha finito per lasciare la squadra un po’ schiacciata, faticando a creare pericoli e alleggerire la pressione sulla difesa.
È doveroso, però, sottolineare un fattore cruciale che ha pesato sulle recenti prestazioni: le numerose e importanti assenze. Queste defezioni rappresentano un’attenuante di rilievo per l’ex tecnico del Milan, che ha dovuto spesso ridisegnare l’assetto con gli uomini a disposizione.
Un attacco meno incisivo e una difesa che, anche a causa di episodi sfortunati come l’autogol di Ruggero, ha mostrato qualche disattenzione, hanno contribuito ai risultati negativi in trasferta.
Ritrovare la rotta
Il punto, quindi, non è fare processi sommari, ma ritrovare l’equilibrio. La sconfitta di Modena non è un “monito” definitivo, ma uno spunto di riflessione importante.
Mister Abate ha ora il compito, e le capacità per farlo, di studiare le contromisure per “blindare” i viaggi della squadra. Dieci gol sono un segnale che richiede interventi, sia sul piano tattico (magari trovando un filtro più efficace a centrocampo) sia su quello della mentalità nell’approccio alle gare esterne.
Servirà ritrovare solidità difensiva, ma forse anche un pizzico di coraggio in più nella proposta offensiva, così da tenere gli avversari più bassi e meno liberi di attaccare. Il campionato è lungo e il “Menti” non può essere l’unica fonte di punti. La Juve Stabia ha tutte le carte in regola per tornare a essere temibile su ogni campo, a partire dal prossimo impegno.
