Juventus Stabia, Abate: “Sconfitta amara ma ho sensazioni positive, ora serve un cambio di passo”

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La Juve Stabia abbandona la Coppa, ma non senza onore! Una partita che ha fatto discutere. #JuveStabia #CoppaItalia #Lecce

La Juve Stabia esce dalla Coppa Italia Frecciarossa 2025/26, eppure il 2-0 finale contro il Lecce sembra più un colpo basso che una vera sconfitta. La squadra gialloblù, a un certo punto della partita, ha avuto la possibilità di riscrivere il copione, viste le circostanze e l’espulsione di Banda al 49’ del primo tempo. Ma il destino ha deciso diversamente, con Kaba che ha sigillato il punteggio all’ultimo secondo, sorpassando il tifo avversario al “Via del Mare”.

“Ci dispiace essere stati eliminati. Abbiamo giocato la partita alla pari, contro una squadra di categoria superiore.” Così esordisce il tecnico delle Vespe, Ignazio Abate. Un’ammissione che sa di orgoglio mischiato a delusione. “Questa era la nostra prima partita ‘vera’, ad una settimana dall’inizio del campionato. Le sensazioni sono positive.” Parole di chi ha visto la sua squadra combattere, pur sapendo che c’è ancora molto lavoro da fare.

L’analisi dei “nuovi” è interessante: “Cacciamani non si è mai allenato con la squadra praticamente: soltanto per due volte! Sono tutti giovani che hanno delle ottime qualità.” Questo suono di campanello è un chiarimento che tutti i tifosi aspettano: il potenziale c’è, ma va sviluppato.

E la domanda è d’obbligo: c’è delusione per l’eliminazione? Abate non nasconde il dispiacere: “Accantoniamo questa serata un po’ amara.” La visione di un viaggio a “San Siro” è un sogno non realizzato, ma importa che la strada appena iniziata meriti di essere percorsa con determinazione.

Un grazie speciale va ai tifosi, che anche a Ferragosto sono accorsi a Lecce: “Ci hanno seguito anche nelle amichevoli durante il ritiro.” Un rapporto di reciproco orgoglio che rinforza il legame tra squadra e sostenitori.

Infine, Abate si sofferma sul carattere di questa Juve Stabia: “Ho chiesto ai ragazzi di giocare ed essere propositivi, sempre.” Si è visto anche qualche errore, certo, ma l’approccio è quello giusto. Saper rischiare, in un campo ostico, è il primo passo verso la crescita. “Possiamo essere molto più efficaci negli ultimi trenta metri.” A sentire Abate, il futuro si prospetta interessante, ma solo il tempo dirà se le promesse saranno mantenute.